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Nuova Dheli. Non solo COVID ma anche inquinamento per il futuro

di Fabiana PALUDET (4A)
 

Nuova Dheli è una cittadina molto popolosa dell’India centro orientale; non molto tempo fa i suoi 28.513.682 abitanti si sono trovati costretti a non poter uscire dalle loro mura domestiche. Infatti, il governo ha ritenuto doveroso imporre un lockdown così da impedire il più possibile l’inalazione dell’aria esterna in quanto fortemente inquinata. Essa presentava un livello di PM (particulate matter) di 2.5. Questo valore è di circa 20 volte superiore alla norma. La causa di questo forte inquinamento in primo luogo è dovuto ai fumi rilasciati dalle fabbriche a carbone, stanziate lungo tutto il perimetro della cittadina, ma anche allo smog emesso dalle auto che tutti i giorni i cittadini di Nuova Dheli usano per spostarsi. Ad aggravare la situazione ambientale, si aggiungono inoltre i frequenti roghi agricoli. In piccola percentuale l’inquinamento è dovuto anche alla loro particolare usanza religiosa, come le pire funerarie o anche il Diwali, chiamata anche festa delle luci, ed è il festival più popolare indiano che celebra la vittoria del bene sul male e della luce sulle tenebre. Le luci che illuminano ogni angolo dell’India, l’incenso che satura l’aria, i fuochi di artificio e i petardi che scoppiano, sono tutti piccoli agenti inquinanti; infatti, a seguito di questa ricorrenza che si celebra dal 5 al 15 novembre , Nuova Dheli è andata in lockdown. Nonostante il lockdown sono sempre di più i casi di persone affette da difficolta respiratorie. Secondo i dati raccolti da Greenpace nell’anno che sta giungendo a termine si sono verificate circa 57 mila morti a causa di complicazioni scaturite dalla grande quantità di polveri sottili presenti nell’aria, portando così la cittadina di Nuova Dheli ai vertici dei posti più inquinati dell’India e del mondo. Un livello di inquinamento simile è riscontrabile anche a Chernobyl. La situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo da due anni, non è una realtà completamente differente da quella che si sono ritrovati a vivere i cittadini di Nuova Dheli. Se pure per motivi differenti, purtroppo, sappiamo che sapore ha il lockdown, la chiusura e la limitazione della nostra vita sociale in sole quattro mura. Ormai conosciamo la malinconia portata dalla mancanza di quei momenti quotidiani dati per scontati. Davvero vogliamo far provare questa sensazione ai nostri successori? Davvero è questo il mondo che vogliamo lasciarli? Questo testo è un invito a riflettere, perché Nuova Dheli è solo un esempio precoce di quello che succederà da qui a poco in tutto il mondo se non cambiamo radicalmente il nostro modo di vivere. Perché, se continua così, in un futuro non molto lontano, quando guarderemo in cielo, non vedremo più l'arcobaleno ma solo una coltre grigia causata dall’inquinamento.



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