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Il Celletti con Patrick Zaki

di Martinastella CASO e Pasquale FERRARI (4D)
 

Patrick Zaki è uno studente dell’università di Bologna e attivista egiziano di 27 anni. Patrick è stato prigioniero per 22 mesi, per questo è nata una campagna di sensibilizzazione di Amnesty: sono stati fatti appelli e si sono raccolte firme per la sua liberazione. Amnesty International è un’organizzazione non governativa internazionale impegnata nella difesa dei diritti umani. Lo scopo di Amnesty è quello di promuovere, in maniera indipendente e imparziale, il rispetto dei diritti umani sanciti nella dichiarazione universale dei diritti umani e quello di prevenirne le violazioni. Noi come gruppo classe 4ªD abbiamo partecipato alla campagna per Patrick Zaki e fatto una FOTO AZIONE, abbiamo accolto, quindi, con grande soddisfazione la notizia della sua scarcerazione, l’8 Dic 2021. Patrick George Zaki, studente universitario di Bologna, nato in Egitto nel 1991. E’ stato uno degli organizzatori della campagna elettorale, avvocato e attivista politico impegnato nella difesa dei diritti umani. Il 7 Febbraio 2020, cercò di tornare in Egitto per far visita ai parenti, fu catturato dagli agenti dei servizi segreti e per 24 ore non si ebbero sue notizie, né per i familiari né per i media. Il suo arresto infatti fu comunicato successivamente dall’Egyptian Initiative for Personal Rights dove lavorava come ricercatore. Le accuse formulate nel mandato di arresto sono:

• Minaccia alla sicurezza nazionale

• Incitamento alle proteste illegali

• Sovversione

• Diffusione di false notizie

• Propaganda per il terrorismo.

In particolare gli vengono contestati alcuni post su Facebook, in cui Zaki sarebbe attivo per fare una tesi sull’omosessualità e per incitare contro lo stato egiziano. Secondo il suo avvocato è stato torturato dalle forze di sicurezza egiziane, ma è stato anche interrogato sulla sua permanenza in Italia, sul legame con la famiglia di Giulio Regeni e sul suo impegno politico, venendo inoltre minacciato di stupro. Al contrario la procura ha dichiarato che egli non aveva ferita sul corpo. La sua udienza fissata il 7 marzo 2021 ma fu rinnovata la sua detenzione preventiva fino alla successiva udienza posticipata a causa della pandemia. Di rinvio in rinvio si arriva al Settembre 2021. Amnesty International considera la vicenda con conclamato caso di accanimento giudiziario nei confronti di Zaki accusato di propaganda sovversiva. Il 23 agosto 2021 gli vengono inflitti altri 45 giorni di custodia cautelare in carcere. Dopo 19 mesi di custodia cautelare arriva il rinvio al giudizio. Il processo si apre a Mansura e Amnesty International fa sapere che lo studente egiziano rischia 5 anni di carcere. Cadute le accuse più gravi tra cui rovesciamento del regime, l’accusa sarebbe quella di diffondere notizie false sia all’interno che all’esterno del paese. Il 14 settembre del 2021 si tiene la prima udienza presso il tribunale di Mansura che si conclude con la prolungazione della detenzione. Due settimane dopo con un nuovo processo la decisione non cambia. Nella terza udienza del 7 Dicembre 2021 viene disposta la scarcerazione del ragazzo, che però non viene assolta e viene fissata una nuova udienza per il 1 Febbraio 2022. L’ 8 Dicembre 2021 Patrick Zaki è stato scarcerato da un commissariato di Mansura, anche se ancora sotto processo. Un caso di violazione dei diritti umani che auspichiamo trovi una soluzione definitiva e Patrick torni ad essere un CITTADINO LIBERO.


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